Chitarre, percussioni e violini scolpiti nel ghiaccio, modificati e suonati. Un'esibizione unica, in un'atmosfera surreale. Artefice di questa 'magia' è l'artista e scultore americano Tim Linhart.
Per lavorare il ghiaccio, aggiungendo qualche dettaglio a ciascun pezzo, sono necessari circa sette giorni. E se qualche parte dovesse rompersi? Nessun problema perché, come ha spiegato Linhart, basta riscaldare leggermente il ghiaccio per poi riunire i pezzi. Più complicato, invece, è riuscire a non fare sciogliere gli strumenti quando vengono suonati.
Strumenti creati dal ghiaccio e suonati nell'Ice concert hall.
L'idea di Linhart è volta anche a coinvolgere lo spettatore e celebrare la magia dell'inverno.
Dal momento che gli strumenti sono di ghiaccio, per creare un'atmosfera ancora più coinvolgente, nella città di Lulea, nel nord della Svezia, è stata costruita l'Ice concert hall. Qui sono stati realizzati due igloo, collegati al centro - riservato ai musicisti - con un'accoglienza massima di 200 persone.
Anche la struttura e la dislocazione degli spettatori sono state ideate proprio per cercare di mantenere la sala al freddo, consentendo così agli strumenti di conservarsi nel migliore dei modi.
Linhart ha tenuto concerti 'ghiacciati' non solo in Svezia, ma anche in altri Paesi, dagli Stati Uniti all'Italia. I particolari rivestimenti di alcuni strumenti non ne alterano il suono e questo consente di riprodurre qualsiasi genere musicale. Non ci credete? Ascoltate voi stessi:
Con l'arrivo del caldo, nella primavera del 2016, la sala concerti/igloo di Lulea è tornata a 'fare parte della natura'. Ecco un breve video dall'account Twitter dell'Ice music.
Spring is coming and we are helping the Ice Concert Hall to get back to nature... ❄➡? #icemusic #luleå #spring pic.twitter.com/AddNctaNRL
— Ice Music (@icemusicsweden) 15 aprile 2016