Una cassa di legno può restituire la libertà ad uno schiavo? Probabilmente sarà l'unico – o quanto meno l'unico ad essere attestato – caso della storia, ma per Henry “Box” Brown è stato così.
Nato in schiavitù nel 1816 nella contea di Louisa, nello stato americano della Virginia, Henry lavorava in una fabbrica di tabacco a Richmond.
Nel 1848 sua moglie - che anche lei lavorava come schiava, ma non nella stessa fabbrica – fu venduta insieme ai loro tre figli, e mentre era in attesa del quarto, in Carolina del Nord.
Devastato dal dolore, l'uomo decise di tentare la fuga. Elaborò quindi un piano decisamente bizzarro, e con poche possibilità di riuscita, con l'aiuto di un altro afroamericano e di un abolizionista.
L'uomo venne quindi spedito in una cassa di legno a Filadelfia e, nel marzo del 1849, il pacco fu accettato dal leader della Pennsylvania Anti-Slavery Society (la Società anti-schiavitù della Pennsylvania).
Finalmente Henry diventò un uomo libero e poco dopo partì per l'Inghilterra, dove visse per circa 25 anni e si costruì una nuova famiglia. Nel 1875 decise di tornare negli Stati Uniti e gli ultimi anni della sua vita li trascorse a Toonto, dove si spense nel 1897.
Durante tutta la sua vita, Henry non smise mai di raccontare la sua storia e di parlare dell'incubo della schiavitù, così da sensibilizzare anche chi non fosse proprio consapevole di cosa potesse significare.